L’Italia è protagonista nel progetto di transizione ecologica e digitale di Philip Morris. La nostra presenza nel paese è il frutto di importanti investimenti e di progetti e collaborazione con il territorio, le istituzioni e i diversi attori sociali.

Scopri le iniziative del nostro piano di transizione ecologica che contribuiscono a raggiungere alcuni importanti SDGs (Sustainable Development Goals).

Transizione ecologica e digitalizzazione aziendale della filiera

Dai primi anni 2000 ad oggi abbiamo sostenuto oltre 1.000 imprese agricole, grazie ad accordi pluriennali con il MASAF, impegnandoci a promuovere un tipo di coltivazione sostenibile e progetti di digitalizzazione aziendale.

Sviluppo delle competenze industriali e trasferimento tecnologico 

Nel 2021 abbiamo inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC) il primo centro di alta formazione manifatturiera promosso in Italia da un privato. Si tratta di un importante investimento destinato alla formazione non solo della popolazione di Philip Morris Italia impegnata nel percorso di transizione ecologica, trasformazione e innovazione, ma anche della nostra filiera, dei nostri partner e dell’intera comunità territoriale.

Accordi per una filiera integrata e una coltivazione sostenibile del tabacco in Italia

A partire dal 2011 Philip Morris Italia ha sottoscritto con il Ministero dell’Agricoltura e Coldiretti una serie di accordi di filiera volti a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità di lungo periodo e competitività alla filiera tabacchicola italiana. Questi accordi pluriennali hanno generato investimenti complessivi nella filiera agricola per oltre 2 miliardi di euro, rendendo Philip Morris Italia il più grande investitore privato nella filiera tabacchicola italiana, il primo player ad investire in ogni fase della filiera produttiva italiana.   

Nel novembre del 2024, il rinnovo dell’intesa con il Ministero dell’Agricoltura ha esteso la collaborazione a un orizzonte temporale di dieci anni,  sino all’anno commerciale 2033-2034, con investimenti complessivi fino a 1 miliardo di euro. Gli accordi prevedono l’impegno ad acquistare circa la metà della produzione tabacchicola nazionale, oltre alla promozione di una serie di iniziative nell’area della sostenibilità ambientale, della transizione digitale e della formazione dei giovani coltivatori.