Quello dell’industria 4.0 è un tema più che mai attuale, tanto che spesso sentiamo parlare di quarta rivoluzione industriale. Si tratta infatti di un percorso di trasformazione che partendo dalla prima rivoluzione industriale, con l’introduzione di macchine funzionanti ad energia meccanica nel processo produttivo, è rimasto in continua evoluzione fino a fronteggiare oggi le sfide della digitalizzazione.
Il modello di industria 4.0 permette di essere coinvolti in un ambiente digitalmente innovativo dove le tecnologie abilitanti, ovvero sistemi fisici e digitali interconnessi tra loro e collegati a Internet, risultano parte integrante e fondamentale dell’attività lavorativa, svolgendo un ruolo chiave nei processi di sviluppo produttivo.
Nell’ultimo periodo, non solo segnato inevitabilmente dalla crisi pandemica, ma anche da quella ambientale e sociale, affrontare una trasformazione tecnologica in chiave di industria 4.0, investendo su un percorso innovativo di miglioramento dei cicli produttivi, rappresenta una sfida per le aziende che vogliono rimanere competitive.
Promuovere l’innovazione è ciò che da sempre contraddistingue l’approccio di Philip Morris, per questo continuiamo ad investire sull’avanzamento del modello di industria 4.0, convertendo le sfide in opportunità. Ne è un esempio l’inaugurazione a ottobre 2021 del nuovo Centro per L’Eccellenza Industriale a Crespellano, dove non solo ci occupiamo di prototipazione dei prodotti, ma anche di rinnovamento tecnologico dei processi di produzione, senza dimenticare di farlo in maniera sostenibile.
I vantaggi dell’industria 4.0
Adottare il modello di industria 4.0 per un’azienda significa intraprendere un percorso impegnativo sotto diversi aspetti, che siano manageriali, monetari, culturali o tecnologici: si parla non solo di una modernizzazione dei processi produttivi, ma di una vera e propria rivoluzione che coinvolge la natura e la vision dell’azienda.
L’innovazione, è vero, pone di fronte a delle sfide, ma è essenziale per fornire soluzioni migliori.
La trasformazione tecnologica in chiave industria 4.0 ha vantaggi su più livelli, come la maggiore velocità dalla prototipazione alla produzione di serie e la maggiore produttività, grazie a macchinari tecnologici in grado di ridurre i tempi di set-up del sistema e di garantire minori errori
di funzionamento. Tutto questo significa un aumento quali-quantitativo della produzione industriale, grazie all’utilizzo delle tecnologie dell’industria 4.0.
Facendoci promotori di questa rivoluzione, in Philip Morris vogliamo accelerare questo processo di trasformazione, modernizzazione e innovazione dell’industria, partendo dalla sede di Crespellano. Perché in un'epoca di continui cambiamenti non è sufficiente stare a guardare: è il momento di proporre soluzioni concrete per realizzare un futuro migliore.
Industria 4.0: i requisiti per essere smart
Cosa vuol dire, però, fare parte del processo di modernizzazione dell’industria 4.0, e quali sono i requisiti che un’azienda deve possedere per essere smart?
Si parte dal concetto fondamentale di industria 4.0, ovvero l’utilizzo di tecnologie interconnesse e collegate a Internet, che supportino l’attività industriale a livello strutturale. Parliamo di integrazioni automatizzate che rendono i diversi processi di produzione più veloci e qualitativamente migliori rispetto ai vecchi sistemi. La stessa interfaccia dei macchinari deve essere intuitiva e human-friendly, in maniera tale da poter accelerare l’intuizione del funzionamento del sistema.
La trasformazione di un’azienda verso il modello di industria 4.0 non si rispecchia solo in ambito tecnologico e digitale, ma anche in diversi aspetti umani, come adottare misure innovative di sicurezza, salute e igiene a favore dei lavoratori.
Le sfide di modernizzazione tecnologica dell’industria 4.0 in Italia
In un panorama variegato come quello italiano, dove il periodo pandemico sta amplificando le molteplici difficoltà sociali e industriali, la modernizzazione tecnologica del modello di industria 4.0 affronta diverse sfide.
La limitata dimensione delle imprese e il loro ritardo nella digitalizzazione, la scarsa presenza di player propensi al cambiamento innovativo e la difficoltà di investimento di piccole e medie aziende sono solo alcune delle tematiche che rallentano la trasformazione tecnologica in chiave di industria 4.0.
In questo contesto, la presenza di Philip Morris in Italia rappresenta un esempio di trasformazione tecnologica, investendo sia a livello di strumentazioni e tecnologie che di competenze e talenti. In termini di opportunità di posti di lavoro, nel nuovo Centro per L’Eccellenza Industriale lavorano, in maniera diretta e indiretta, più di ottomila persone.
L’elemento essenziale che guida i nostri investimenti è la nostra vision: costruire un futuro senza fumo, garantendo sostenibilità ambientale e sociale e innovazione nei processi produttivi, anche grazie ai nuovi sistemi tecnologici dell’industria 4.0.
Un esempio di industria 4.0 in Italia: il Centro per l’Eccellenza Industriale di Philip Morris
L’impegno nel processo innovativo e di modernizzazione tecnologica di Philip Morris è più che mai oggi concreto: parte di un piano di investimenti in Italia di circa 600 milioni in soli tre anni, a Crespellano (BO) è stato inaugurato nell’autunno 2021 il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale,
permettendoci di proseguire nel nostro percorso di rivoluzione dell’industria 4.0. Il nuovo Centro è il più grande al mondo di PMI (Philip Morris International) in ambito di innovazione processuale, pratiche ingegneristiche e sostenibilità.
Gli investimenti relativi al processo tecnologico a sostegno dell’industria 4.0 rispecchiano la nostra vision: la modernizzazione dei nostri spazi di lavoro, così come il rafforzamento della presenza sul mercato e il re-design dei processi produttivi in ottica quali-quantitativa migliore, contribuisce al raggiungimento del nostro obiettivo, ovvero presentare valide alternative alla sigaretta tradizionale, per un futuro senza fumo.
Il modello di industria 4.0 permette di essere coinvolti in un ambiente digitalmente innovativo dove le tecnologie abilitanti, ovvero sistemi fisici e digitali interconnessi tra loro e collegati a Internet, risultano parte integrante e fondamentale dell’attività lavorativa, svolgendo un ruolo chiave nei processi di sviluppo produttivo.
Nell’ultimo periodo, non solo segnato inevitabilmente dalla crisi pandemica, ma anche da quella ambientale e sociale, affrontare una trasformazione tecnologica in chiave di industria 4.0, investendo su un percorso innovativo di miglioramento dei cicli produttivi, rappresenta una sfida per le aziende che vogliono rimanere competitive.
Promuovere l’innovazione è ciò che da sempre contraddistingue l’approccio di Philip Morris, per questo continuiamo ad investire sull’avanzamento del modello di industria 4.0, convertendo le sfide in opportunità. Ne è un esempio l’inaugurazione a ottobre 2021 del nuovo Centro per L’Eccellenza Industriale a Crespellano, dove non solo ci occupiamo di prototipazione dei prodotti, ma anche di rinnovamento tecnologico dei processi di produzione, senza dimenticare di farlo in maniera sostenibile.
I vantaggi dell’industria 4.0
Adottare il modello di industria 4.0 per un’azienda significa intraprendere un percorso impegnativo sotto diversi aspetti, che siano manageriali, monetari, culturali o tecnologici: si parla non solo di una modernizzazione dei processi produttivi, ma di una vera e propria rivoluzione che coinvolge la natura e la vision dell’azienda.
L’innovazione, è vero, pone di fronte a delle sfide, ma è essenziale per fornire soluzioni migliori.
La trasformazione tecnologica in chiave industria 4.0 ha vantaggi su più livelli, come la maggiore velocità dalla prototipazione alla produzione di serie e la maggiore produttività, grazie a macchinari tecnologici in grado di ridurre i tempi di set-up del sistema e di garantire minori errori
di funzionamento. Tutto questo significa un aumento quali-quantitativo della produzione industriale, grazie all’utilizzo delle tecnologie dell’industria 4.0.
Facendoci promotori di questa rivoluzione, in Philip Morris vogliamo accelerare questo processo di trasformazione, modernizzazione e innovazione dell’industria, partendo dalla sede di Crespellano. Perché in un'epoca di continui cambiamenti non è sufficiente stare a guardare: è il momento di proporre soluzioni concrete per realizzare un futuro migliore.
Industria 4.0: i requisiti per essere smart
Cosa vuol dire, però, fare parte del processo di modernizzazione dell’industria 4.0, e quali sono i requisiti che un’azienda deve possedere per essere smart?
Si parte dal concetto fondamentale di industria 4.0, ovvero l’utilizzo di tecnologie interconnesse e collegate a Internet, che supportino l’attività industriale a livello strutturale. Parliamo di integrazioni automatizzate che rendono i diversi processi di produzione più veloci e qualitativamente migliori rispetto ai vecchi sistemi. La stessa interfaccia dei macchinari deve essere intuitiva e human-friendly, in maniera tale da poter accelerare l’intuizione del funzionamento del sistema.
La trasformazione di un’azienda verso il modello di industria 4.0 non si rispecchia solo in ambito tecnologico e digitale, ma anche in diversi aspetti umani, come adottare misure innovative di sicurezza, salute e igiene a favore dei lavoratori.
Le sfide di modernizzazione tecnologica dell’industria 4.0 in Italia
In un panorama variegato come quello italiano, dove il periodo pandemico sta amplificando le molteplici difficoltà sociali e industriali, la modernizzazione tecnologica del modello di industria 4.0 affronta diverse sfide.
La limitata dimensione delle imprese e il loro ritardo nella digitalizzazione, la scarsa presenza di player propensi al cambiamento innovativo e la difficoltà di investimento di piccole e medie aziende sono solo alcune delle tematiche che rallentano la trasformazione tecnologica in chiave di industria 4.0.
In questo contesto, la presenza di Philip Morris in Italia rappresenta un esempio di trasformazione tecnologica, investendo sia a livello di strumentazioni e tecnologie che di competenze e talenti. In termini di opportunità di posti di lavoro, nel nuovo Centro per L’Eccellenza Industriale lavorano, in maniera diretta e indiretta, più di ottomila persone.
L’elemento essenziale che guida i nostri investimenti è la nostra vision: costruire un futuro senza fumo, garantendo sostenibilità ambientale e sociale e innovazione nei processi produttivi, anche grazie ai nuovi sistemi tecnologici dell’industria 4.0.
Un esempio di industria 4.0 in Italia: il Centro per l’Eccellenza Industriale di Philip Morris
L’impegno nel processo innovativo e di modernizzazione tecnologica di Philip Morris è più che mai oggi concreto: parte di un piano di investimenti in Italia di circa 600 milioni in soli tre anni, a Crespellano (BO) è stato inaugurato nell’autunno 2021 il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale,
permettendoci di proseguire nel nostro percorso di rivoluzione dell’industria 4.0. Il nuovo Centro è il più grande al mondo di PMI (Philip Morris International) in ambito di innovazione processuale, pratiche ingegneristiche e sostenibilità.
Gli investimenti relativi al processo tecnologico a sostegno dell’industria 4.0 rispecchiano la nostra vision: la modernizzazione dei nostri spazi di lavoro, così come il rafforzamento della presenza sul mercato e il re-design dei processi produttivi in ottica quali-quantitativa migliore, contribuisce al raggiungimento del nostro obiettivo, ovvero presentare valide alternative alla sigaretta tradizionale, per un futuro senza fumo.