La trasformazione digitale non è mai (solo) una questione tecnologica. Se la digitalizzazione dei processi è un aspetto essenziale della Digital Transformation, non è però l’unico, né tantomeno l’indispensabile: un’azienda che decide di percorrere la trasformazione deve innanzitutto ripensare totalmente i propri processi in chiave digitale.
Su cosa si fonda la digitalizzazione e i progetti di Philip Morris in Italia?
Innovare il proprio modello di business, convertire i processi produttivi e organizzativi, investire in tecnologie sempre più smart, sono requisiti essenziali per mantenere un ruolo di leadership. L’HUB di Crespellano (BO) è centrale al livello globale per lo sviluppo e la produzione su larga scala dei prodotti innovativi.
A ottobre del 2021 è stato inaugurato a Crespellano il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale, il più grande al mondo di PMI per industrializzazione, innovazione di processo, ingegnerizzazione e sostenibilità. Il nuovo Centro è parte di un più ampio piano di investimenti per l’Italia pari a circa 600 milioni di euro in tre anni con un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto di circa 8000 posti di lavoro lungo la filiera.
A novembre del 2020 è stato aperto invece il DISC, avanzato centro di assistenza rivolto ai consumatori italiani dei prodotti senza combustione. In cinque anni, l’investimento complessivo ammonterà a circa 100 milioni di Euro.
Tra i diversi progetti, nel 2019, con l’incubatore di start-up Digital Magics, Philip Morris Italia ha lanciato “BeLeaf: Be The Future”. Sessanta i progetti prevenuti, intorno digitalizzazione agricola, tracciabilità e controllo, visione end-to-end del tabacco, tecnologia di filiera, all-in-one portal.
Sono solo alcune azioni delle azioni che stiamo portando avanti, l’Italia resta centrale nel percorso di trasformazione su scala globale.